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Le Piramidi

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Il termine piramide deriva dalla lingua greca e significa: “della forma del fuoco” (pyr = fuoco). Secondo l’enciclopedia multimediale wikipedia, alcuni storici ritengono invece che il termine piramide derivi dall’egiziano “per – em – us” che significa “ciò che va su”. Fin dai tempi antichi, in architettura, la piramide è stata una struttura largamente utilizzata con diverse funzioni: vennero erette piramidi come luoghi di culto, per scopi amministrativi, funerari, ed anche astronomici. Ma non è tutto qui. Oggi infatti si è scoperto tanto anche sul potere energetico di queste splendide strutture che da sempre affascinano e incuriosiscono gli uomini di tutto il mondo con i loro misteri. Grazie agli studi effettuati negli anni ‘40 del 900 da un rabdomante di nome Verne Camerun, si capì che le strutture a forma piramidale erano delle fonti energetiche di cui la massima energia si trovava ad 1/3 dell’altezza totale.

Non dimentichiamo la piramide di Tesla e i suoi studi sull’energia e i campi magnetici della terra secondo i quali, misurando tali campi, risultò che intorno ad alcune piramidi essi erano molto più intensi che in qualunque altro luogo. Venne anche stabilito che nella piramide di Cheope in Egitto, questi campi elettromagnetici, erano molto più intensi in prossimità del suo vertice. Ricordiamoci anche che Tesla per le sue ricerche, scoperte e teorie, morì in circostanze ancora oggi poco chiare. Prendiamo anche in considerazione che, anche se definita la tomba del Faraone, all’interno della piramide di Cheope non è mai stato trovato nulla che comprovasse che fosse proprio un luogo di sepoltura. Infatti, all’interno delle tombe dei Faraoni egiziani ritrovate nella Valle dei Re, sulle pareti sono presenti numerose pitture colorate, geroglifici e passi del Libro dei Morti. Cosa che non si riscontra invece sulle pareti delle piramidi che risultano spoglie e vuote. Per molti studiosi, questa è una prova che, la piramide di Cheope ma più in generale le piramidi egiziane, non siano delle tombe ma dei centri astronomici ed energetici. Negli anni sono stati fatti tantissimi esperimenti e studi in questo senso e chiunque di noi può (mantenendo le proporzioni della piramide di Cheope ad esempio), costruirsi una piccola piramide in casa e fare un semplice esperimento.

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Non è importante il materiale di cui la vostra piramide sarà costruita, può essere di pietra, legno, carta, plexiglas, come volete, comunque potrete verificare che, qualunque alimento porrete al suo interno, ad un’altezza di 1/3 dal suo vertice, non si deteriorerà. Se vi porrete dei semi a germogliare, cresceranno più rapidamente e le piante saranno più resistenti rispetto ad altre piantate in modo tradizionale. Altra scoperta molto contrastata ed affascinante è quella che riguarda i poteri benefici riscontrati in alcune piramidi, come ad esempio la piramide del Sole a Visoko in Bosnia. Vedremo come molte persone che hanno visitato i tunnel sotto la piramide, al loro ritorno a casa, hanno successivamente dichiarato di averne tratto benefici sorprendenti per i loro disturbi (emicranie, artriti, sono solo un esempio). Non dimentichiamoci inoltre, che molti personaggi illustri della storia hanno voluto provare a passare una notte all’interno della piramide di Cheope proprio perché si è sempre sostenuto che abbia un forte potere energetico benefico. Personaggi del peso di Alessandro Magno, Giulio Cesare e Napoleone Bonaparte vollero fare questa esperienza.

Durante la sua campagna in Egitto, Napoleone, da sempre appassionato di archeologia, portò con se una squadra di esperti tra archeologi, scienziati, cartografi e durante tutta la campagna, portò via da questo paese un numero impressionante di antichi reperti, inclusa la Stele di Rosetta8 ritrovata per caso da un membro della sua spedizione. Lo stesso Hitler, fece fare numerosi studi sulla Grande Piramide (Cheope). Sul territorio dell’ex Unione Sovietica, a partire dal 1990 il matematico Alexander Golod, ha ideato e costruito 17 piramidi alte tra gli 11 e i 22 m. La più alta, che invece misura 44 m, si trova nei pressi di Mosca ed è stata costruita nel 1999. Secondo gli studi di Golod, queste piramidi avrebbero una potente influenza benefica su tutto ciò che l’energia da loro sprigionata raggiunge.

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Egli sostiene infatti che, costruendo delle piramidi con le giuste proporzioni armoniche, si possono avere come risultati degli effetti benefici sull’ambiente circostante di elevatissima potenza. Sulle piramidi di Golod sono stati fatti numerosi studi da medici, biologi, astronauti e i risultati sono stati assolutamente sorprendenti: sopra la piramide di 44 m, costruita vicino a Mosca, è stata rilevata una colonna di energia che si sprigiona dalla sua punta verso il cielo, come quella già riscontrata in altre piramidi antiche sparse nel mondo. Lo strato di ozono nei pressi della piramide è migliorato, in un pozzo di petrolio nelle vicinanze, lo stesso è divato meno viscoso e più facilmente estraibile, l’acqua sporca del vicino lago Seliger si è ripulita ed è tornata ad essere ripopolata di gamberi che erano scomparsi da decenni, il sistema immunitario degli animali che vivono nei pressi e sotto l’influenza dell’energia della piramide è molto più forte e i processi tumorali vengono addirittura bloccati, le stesse medicine diventano più efficaci e gli effetti collaterali si perdono.

E tutto questo solo grazie alla costruzione di una piramide. Sempre secondo gli studi di Golod, i cristalli sarebbero in grado di immagazzinare (registrare), tale energia e per avvalorare la sua tesi collocò alcuni di questi cristalli ricaricati nella piramide intorno ad alcune carceri. I risultati furono ottimi: meno suicidi e i crimini commessi nei luoghi di detenzione, assolutamente azzerati. Una maggiore armonia pervase tutto il luogo. Altra testimonianza interessante riguarda la costruzione di una piramide di 11 m sul tetto dell’ospedale di Togliatti, a Togliattigrad, in Russia. I riscontri hanno portato ad una diminuzione dei tempi di recupero della salute dei pazienti. Ma sono ancora tanti gli studi e le scoperte da fare in questo senso. Altro fatto molto affascinante che riguarda le piramidi è l’allineamento astronomico che alcune di esse hanno rispetto ad alcuni pianeti e stelle. Le piramidi egiziane per esempio, sono allineate con la costellazione di Orione. Ma non sono le uniche. Infatti anche molte piramidi in Sud America o quelle che troviamo in Italia, per esempio, lo sono. Nel corso del libro vedremo anche come negli ultimi anni alcune piramidi che prenderemo in esame, situate in diverse parti del mondo, siano state interessate da strani e comuni fenomeni. Sembra infatti documentato e fotografato che dalla cima di alcune di esse fuoriesca un forte raggio di luce (energia), che si perde in cielo.

Esattamente come nel caso della piramide di Golod costruita vicino a Mosca di cui ho parlato poco fa. Ogni volta che si parla di piramidi, che si nomina questa parola, il pensiero di ognuno di noi vola alle splendide e maestose piramidi egiziane, tra le più famose al mondo, che da sempre suscitano l’interesse e la curiosità dei più grandi studiosi di archeologia e storia antica di tutto il mondo. Esse sono in assoluto le più studiate e conosciute. Eppure tali fenomeni sono avvenuti in piramidi situate in paesi molto lontani tra loro come Cina, Sud America, Bosnia e, nonostante la distanza, sembrano essere tutte legate ed avvolte dallo stesso mistero. Sulle piramidi si è scritto e si è detto tantissimo negli ultimi decenni, in particolare sulle piramidi egiziane e su quelle del Sud America. Oggi sappiamo che nel mondo esistono tante altre piramidi oltre a queste, alcune meno conosciute e meno studiate, altre più note, altre appena scoperte e altre ancora tutte da scoprire.

Troviamo piramidi in Cina, in Bosnia, alle Canarie, in Indonesia, Russia, persino in Italia e molte di esse sembrano risalire addirittura a millenni prima di quelle egiziane che finora erano considerate le più antiche esistenti al mondo. Piramidi si trovano sul fondo di laghi o di mari, come la piramide rinvenuta al largo delle Azzorre, quella nel lago Fuxian in Cina o la presunta piramide scoperta dai sonar nei fondali del Triangolo delle Bermuda. Tutto il mondo è disseminato di piramidi, alcune delle quali sono venute alla luce negli ultimi anni, come quelle scoperte ad Orvieto (in Italia), o le presunte piramidi di Pantiacolla, rinvenute dai satelliti della NASA in una zona inesplorata e impervia della Foresta Amazzonica del Perù, al confine con il Brasile, sulle cui origini e autenticità ancora oggi ci sono molti pareri contrastanti.

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Tante le piramidi di cui parleremo in questo libro e nel farlo ci renderemo anche conto di quanto in alcuni casi si cerchi di insabbiare ciò che è stato scoperto, o di impedire che vengano effettuati scavi archeologici o, addirittura ancor peggio, si cerchi di fare in modo che la scoperta finisca nel dimenticatoio del tempo. In molti casi, se i dati e i riscontri di alcune piramidi scoperte negli ultimi anni fossero confermati, bisognerebbe addirittura ridatare e riscrivere tutta la storia dell’umanità. Parleremo anche di mausolei, le antiche tombe costruite per conservare il corpo di personalità importanti, citandone i più significativi, enigmatici e misteriosi. Cercheremo di mettere insieme i tasselli di questo puzzle di antichi popoli che, nella volontà di tramandare le loro conoscenze ai posteri, sembrano essere stati accomunati dalla costruzione di questi splendidi edifici, siano essi piramidi egiziane, a gradoni o mausolei.

E poi ancora i cairn (costruzioni formate da pietre incastrate tra loro a secco), i tumuli Traci in Bulgaria… Vedremo anche, per gli amanti del complottismo, come in alcuni casi, per esempio in Ucraina, alla scoperta di nuove piramidi sia seguito lo scoppio di un conflitto con il coinvolgimento degli Stati Uniti. Nazione che compare sempre ogni qualvolta in un paese venga scoperta una piramide misteriosa. Scoperte di piramidi che, pare sempre più spesso, per motivi sconosciuti, molti poteri forti cerchino sempre di insabbiare, nascondere o di far finire nel dimenticatoio del tempo. In molti sostengono infatti che governi, Chiesa e poteri forti, cerchino da sempre di impedire all’uomo di conoscere quali siano le sue reali origini e quale sia il vero scopo della costruzione delle piramidi. Questo libro vuole essere un punto di riflessione su qualcosa che magari abbiamo “sotto il naso” da sempre e su cui, probabilmente, non ci siamo mai soffermati a riflettere. Come è possibile che in luoghi così distanti sul nostro pianeta e in epoche così remote, siano state costruite piramidi (a gradoni o non), mausolei o altre imponenti strutture simili, tutte accomunate da allineamenti astronomici, tutte circondate dagli stessi miti e leggende che parlano di esseri venuti dal cielo a portare la conoscenza? Queste alcune delle domande che dovremo farci visto soprattutto, come vedremo di seguito, l’enorme quantità di piramidi che popola il mondo, senza contare quelle ancora da scoprire.

Tratto da: Piramidi nel Mondo di Sabrina Stoppa – Harmakis Edizioni

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[:it]Magia delle Piramidi, recensione di Silvia Turrin [:en]Magic of the Pyramids, review of Silvia Turrin[:]

[:it]

foto Hawass

La civiltà dell’Antico Egitto continua ad affascinare non solo i cultori di archeologia e storia. Simboli imponenti quali la Sfinge e le piramidi edificate per volontà di Cheope, Chèfren e Micerino rappresentano una straordinaria eredità consegnataci a noi posteri dagli Egizi, un popolo che visse sulla Terra guardando al cielo. Negli ultimi decenni, è in atto un forte revisionismo che ha toccato anche la storia archeologica dell’Antico Egitto. Sono stati scritti e vengono ancora adesso pubblicati testi, molti dei quali di dubbio tenore scientifico, che mettono in discussione talune conoscenze di quell’epoca, in primis le datazioni della Sfinge. Maestoso simbolo de Il Cairo e della piana di El Giza, la Sfinge si ritiene sia stata edificata intorno al 2660-2500 a.C., ma taluni personaggi mettono in dubbio la datazione ufficiale lanciando teorie e supposizioni che non hanno ancora trovato riscontro.

Ciò che davvero è certo è che la Sfinge e le piramidi e altri simboli archeologici dell’Antico Egitto sono in pericolo. Il passare del tempo, le tempeste di sabbia, l’erosione causata dalle acque, le escursioni termiche, e poi ancora interventi di restauro inopportuni hanno provocato danni a molti monumenti. Anche l’afflusso di turisti e, addirittura, eventi organizzati ai piedi della Sfinge – come alcuni concerti di musica pop e rock – hanno contribuito ad aggravare la fragilità di quest’opera d’arte che è riuscita a resistere per millenni.

Colui che da decenni sta portando avanti un lavoro di conservazione è il conosciuto Zahi Hawass, archeologo ed egittologo egiziano, direttore degli scavi presso Giza, Saqqara, Bahariya, e la Valle dei Re. Questo lungo periodo di attività archeologica, le ricerche, gli ostacoli, i problemi avuti sin dagli anni Ottanta del secolo scorso vengono da lui raccontati nel libro Magia delle Piramidi. Le mie avventure in Archeologia edito da Harmakis Edizioni (2015). Il saggio, curato e tradotto per l’Italia dalla Dott.ssa Maria Stella Mazzanti è dedicato a Mark Lehner, archeologo, stretto collaboratore dell’Autore. Insieme, per 30 anni, Hawass e Lehner hanno lavorato in Egitto, hanno realizzato scavi, effettuato scoperte incredibili, trovato soluzioni a deterioramenti che sembravano irrisolvibili.

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La Magia delle Piramidi conduce il lettore nella terra dei faraoni, tra sfingi – perché si scopre, leggendo il testo, che ve ne sono altre in Egitto, più piccole – camere segrete e passaggi interni alle piramidi stesse. Zahi Hawass, fornendo dati, riferimenti, immagini, racconta il passato e il presente dei principali simboli dell’Antico Egitto, descrive le spedizioni dei primi archeologi, gli errori commessi e i progetti successivi fondati su un’alta tecnologia compiuti per salvare la Sfinge e per effettuare ricerche al suo interno al fine di scoprire le stanze segrete. Suddiviso in 12 Capitoli e arricchito da immagini che fotografano luoghi e importanti momenti della ricerca archeologica – come il pozzo di Osiride e l’apertura del sarcofago della Regina Shesheshet – il volume intende fare chiarezza scientifica su alcuni punti, ancora controversi, di questa storia egiziana così affascinante. Alcuni progetti, portati avanti grazie all’impiego di robot in grado per esempio di addentrarsi nei passaggi della grande piramide di Cheope, hanno permesso di riportare alla luce altre vestigia, come la piramide di Khut e la tomba del figlio di Teti. Questo e altro ancora viene svelato da Zahi Hawass, l’archeologo egiziano più noto al mondo.

Silvia C. Turrin

Magia delle Piramidi

[:en]

foto Hawass

The civilization of Ancient Egypt continues to fascinate not only the lovers of archeology and history. Imposing symbols such as the Sphinx and the pyramids built by the will of Cheops, Chephren and Mycerinus are a unique heritage passed down to posterity by the Egyptians, a people who lived on Earth looking to the sky. In recent decades, it is undergoing a strong revisionism that has also affected the archaeological history of Ancient Egypt. They have been written and are still now published texts, many of them of dubious scientific content, questioning certain knowledge of that time, primarily the dating of the Sphinx. Majestic symbol of Cairo and the plain of El Giza, the Sphinx is believed to have been built around 2660-2500 BC, but some people question the official launching date theories and assumptions that have not been reflected.
What is certain is that really the Sphinx and the pyramids and other archeological symbols of Ancient Egypt are in danger. Over time, dust storms, erosion caused by water, the temperature changes, and then again restorations have caused undue damage to many monuments. Although the influx of tourists and even events held at the foot of the Sphinx – as some concerts of pop and rock music – have helped to exacerbate the fragility of this work of art that has managed to hold on for millennia.
He who for decades is conducting conservation work is known Zahi Hawass, the Egyptian archaeologist and Egyptologist, director of excavations at Giza, Saqqara, Bahariya, and the Valley of the Kings. This long period of archaeological work, research, obstacles , the problems we had since the eighties of the last century are narrated by him in the book Magic of the Pyramids. My Adventures in Archaeology, published by Editions Harmakis (2015). The essay, edited and translated by Italy by Dr. Maria Stella Mazzanti is dedicated to Mark Lehner, an archaeologist, a close associate of the author. Together for 30 years, Hawass and Lehner have worked in Egypt, they have made excavations, made incredible discoveries, found solutions to deterioration that seemed unsolvable.

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The Magic of the Pyramids leads the reader to the land of the Pharaohs, sphinxes between – because it turns out, reading the text, that there are others in Egypt, smaller – secret chambers and passages inside the pyramids themselves. Zahi Hawass, providing data, references, pictures, tells the past and present of the main symbols of Ancient Egypt, describes shipments of the first archaeologists, the mistakes and the subsequent projects based on high technology made to save the Sphinx and search within it in order to discover the secret rooms. Divided into 12 chapters and enriched with images which capture important moments and places of archaeological research – such as Osiris Shaft and the opening of the sarcophagus of Queen Shesheshet – the book aims to clarify some points of scientific, yet controversial, this Egyptian history so fascinating. Some projects carried out through the use of robots can for example go into the steps of the great pyramid of Cheops, they have helped to bring to light other vestiges, like the pyramid of Khut and the tomb of the son of Thetis. This and more is revealed by Zahi Hawass, the Egyptian archaeologist best known worldwide.

Silvia C. Turrin

Magia delle Piramidi

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