Tramite le formule è possibile delineare non solo la geografia del cielo, anche se non in modo preciso, ma anche gli elementi che si trovano all’interno. Il cielo, infatti, presenta sia strutture sia creature, sebbene le prime siano decisamente poche. Sono, infatti, citati solo due santuari:
• Il Recinto di Horus appartenente al Cielo.
• La Casa del Re appartenente al Cielo.
Il mondo celeste presenta le medesime caratteristiche della terra, anch’esso infatti ha dei punti cardinali e dei limiti, inoltre può essere circumnavigato. Sappiamo che a ogni lato è presente un’entrata, la quale non serve solo per l’accesso delle divinità e del faraone defunto, ma anche per bloccare l’ingresso agli stranieri e alla gente comune. Il cielo presenta un limite superiore, il quale può essere raggiunto da tutte le creature, e Sethe lo identifica con il termine iskn, anche se sembra essere una regione occidentale e forse presente anche a Est. Ad esempio:
Pyr. 1016c. iskn pt
Lo iseken del cielo
Il Sole scende sulla barca notturna da questa regione e sempre da qui richiama il sovrano affinché assurga al ruolo di stella del mattino. Il termine iskn, all’interno dei Testi delle Piramidi, sembra delineare un corpo fatto d’acqua o una striscia di terra, infatti:
Pyr. 1170a. rdi.f’ .f ‘ir.k m iskn n pt.
Egli porge il suo braccio a te nell’iskn del cielo.
In questo specifico a iskn segue il determinativo del canale, mentre ha tutt’altra definizione nei Testi dei Sarcofagi dove viene utilizzato come determinativo di aree desertiche o straniere.
Un’altra regione nominata nei testi e situata i margini del cielo è w’rt, la quale può essere riferita a uno o più elementi, tradotta come “landa desertica”. In un caso vediamo:
Pyr. 1168b. ‘h’ r.f’ ir w’rt wrt.
Attendilo alla grande w’rt.
Solamente in Pyr. 1201d si suggerisce che la w’rt possa avere una localizzazione settentrionale perché è posta in relazione con le ixmw sk, le Stelle Imperiture della fascia Circumpolare. Nei Testi dei Sarcofagi di Medio Regno (CT IV 359b) invece si dà una localizzazione di w’rt più precisa, viene infatti collocata di fronte a la iskn, che abbiamo visto essere posta idealmente a Occidente.
Tra le regioni non mancano i campi, sht, che abbiamo già avuto modo di vedere in precedenza. In particolare riconosciamo due aree, molto vicine alle Stelle Imperiture, e già viste in precedenza in Pyr. 749c-e.
In Pyr. 749c-e. abbiamo citati sia il Campo di Giunchi, sht-i3rw, sia il Campo delle Offerte, sht-htp.w. Questi due campi sono particolarmente importanti nella ricostruzione del cielo dato he sono a esso direttamente associati, in particolare a all’area Settentrionale dove si trovano le ihmw-sk, come nel caso dell’iskn.
Questi campi sono inondati dall’acqua, di cui abbiamo accennato, e sottolineano come l’aldilà sia visto come un luogo dove questo elemento è particolarmente presente. Nella geografia oltremondana che si evince dai Testi delle Piramidi abbiamo citati, più volte, dei laghi e dei canali che tagliano le terre emerse. Secondo Allen l’aldilà è un “corpo d’acqua” e il nome di questa massa liquida è ptri o ptrw.
Sp. 468a. hrt ptr pt.
Presiedi al ptr del cielo.
In questo caso abbiamo il termine ptr con diverse coppie di occhi associate al cielo, mentre in alcuni casi è presente anche il determinativo del lago o del canale che può essere tradotto.
Riassumendo brevemente possiamo dire che la dw3t celeste sia ricostruita nella mentalità egizia come una regione caratterizzata dalla presenza di acqua e con: campi, aree desertiche e paludi. Queste terre sono tagliate da canali, laghi e bacini. A Nord del cielo oltremondano le Stelle Imperiture vivono in eterno e sono il luogo finale del viaggio del sovrano. Al centro di questa serie di regioni e ambienti, che abbiamo tentato di disporre secondo le coordinate geografiche, possiamo ipotizzare ci fosse il “cammino del firmamento” o la Via Lattea, il mskt shdw, che simboleggia un luogo di passaggio che caratterizza l’intera dw3t, oltre alle azioni dello spirito del faraone che ha accesso sia al mondo terreno che al mondo celeste.
http://leonardolovari.altervista.org/la-geografia-delloltretomba-egizio/